al netto della fretta, del tunnel buio che mi è sembrato di percorrere in apnea; al netto delle corde tese e dei “mai più” lasciati ad asciugare; al netto dei rimbrotti, delle pressioni, delle cose che non sono mai facili e si incrostano un po’ di “lasciami stare” – del mio trentaquattresimo compleanno rimane un coraggio grande come il mare, grazie a
– la puntualità di chi, ogni anno, mi fa gli auguri all’orario della mia nascita.
– la puntualità di un libro che arriva in dono con la posta, da una persona che se la incontro per strada rischio di non riconoscerle, ma che ugualmente si prepara al mio anniversario in questa vita con la delicatezza di una violetta di campo.
– mille e una chiamate non risposte (non è vero, esagero).
– le assenze rumorose e mute.
– qualche risata strappata al telefono.
– qualche lacrima strappata al telefono.
– tanto affetto genuino (ma proprio tanto).
– l’amore nascosto dietro un mazzo di rose, annunciato dal suono alla porta.