a casa abbiamo le finestre nuove. il vetro è a tre strati, per insonorizzare. stamattina la mattina di natale sembrava fatta di neve: alle nove non arrivava nessun suono, nessun segno di traffico. ho guardato fuori dalla finestra e ho contato fino a quindici, dopo il passaggio di una bicicletta. nessuno in vista.
il silenzio di neve di questa mattina di natale era come la pace del sogno che ho fatto poche notti fa: un tramonto in riva al mare, con la luce calda e stanca dei pomeriggi di agosto, le persone a rivoltarsi pigre sui teli.
la speranza dilaga, prudente e amniotica. i gesti sono cauti, lenti, in ascolto: imparano un tempo diverso, si preparano.
quella volta ho provato un istante di gioia e un’esplosione di terrore. “dio, fa che sia vero, dio fa che sia vero”.
adesso aspetto, nascosta, che il vero trionfi, e che il reale si innesti alla quieta speranza.